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Wiegand è un protocollo standard comunemente utilizzato nei sistemi di controllo degli accessi. Fin dalla sua nascita negli anni ’70, il protocollo Wiegand (a volte chiamato interfaccia Wiegand) è diventato il metodo di comunicazione cablata più popolare nel settore della sicurezza.
In un sistema di controllo accessi di base, viene utilizzata una connessione Wiegand per facilitare la comunicazione tra il lettore e il controller. Quando un utente si avvicina al lettore e presenta le proprie credenziali ( Badge, codice, Biometrico), è questa connessione che trasferisce i dati dalle credenziali scansionate alla centrale. I lettori Wiegand possono essere lettori di carte tradizionali o lettori biometrici come scanner di impronte digitali o fotocamere per il riconoscimento facciale.
Quando guardi i lettori e le credenziali Wiegand, a volte potresti vedere il termine “Wiegand a 26 bit” o “formato a 26 bit”. Si tratta della variante più comune del protocollo Wiegand, oggi molto utilizzato nei sistemi di controllo degli accessi. I 26 bit descrivono il modo in cui è organizzato il codice binario che viene trasferito attraverso il sistema.
I 26 bit sono costituiti da:
I limiti del formato Wiegand a 26 bit sono determinati dai valori binari massimi (0 o 1) che possono rientrare nel formato bit. Ad esempio, ci sono 255 possibili codici struttura univoci, perché se tutti gli 8 bit del codice struttura disponibili sono impostati su 1, equivalgono a 255. Per i codici ID, ci sono 65.535 possibili codici univoci, perché se tutti i 16 bit del codice ID sono impostati a 1 equivalgono a 65.535.
Wiegand a 26 bit è un formato aperto, il che significa che la descrizione e l’organizzazione del formato sono liberamente e pubblicamente disponibili per essere visualizzate e utilizzate da chiunque. Di conseguenza, quasi tutti i sistemi di controllo degli accessi sono compatibili con esso.
È importante notare che sebbene Wiegand a 26 bit sia il formato più comune, ne sono disponibili molti altri, con numeri e formati di bit diversi. Il formato standard a 26 bit è l’unico per il quale il formato è dettato dal numero di bit (poiché questo formato è stato standardizzato). Con altre lunghezze di bit (34 bit e 37 bit vengono utilizzati anche nel controllo degli accessi), può esserci un’ampia varietà di formati diversi con i numeri di bit organizzati in modi molto diversi.
Wiegand è stato inventato negli anni ’70 da un ingegnere tedesco di nome John R Wiegand. Negli anni ’80 stava diventando sempre più popolare nei mercati della sicurezza e del controllo degli accessi, principalmente grazie alla sua semplicità e alla sua solida sicurezza.
Il formato a 26 bit si è rivelato particolarmente utile nel settore del controllo degli accessi. Il suo formato aperto ha consentito una maggiore compatibilità incrociata tra i produttori come mai prima d’ora.
Allo stesso tempo, il formato aperto era vulnerabile. Man mano che gli hacker e gli intrusi sono diventati più abili dal punto di vista tecnologico, il settore del controllo degli accessi è stato costretto a rispondere. Lo sviluppo di protocolli sicuri come OSDP ha contribuito a correggere queste vulnerabilità. La sicurezza dei dati è diventata oggi una delle massime priorità per la maggior parte delle aziende. Questi protocolli utilizzano livelli di crittografia per nascondere i dati trasmessi, proteggendoli dalle intercettazioni.
Tuttavia, il protocollo Wiegand rimane un metodo popolare e comune in tutto il mondo per trasferire informazioni dal lettore di controllo accessi al controller.
